Disputina teologica di un neopositivista con il cardinale Tettamanzi, che ringrazio per avermi dato udienza

Già in un'altra occasione avevo esternato qui, messo alla finestra, la mia avversione per il sistema democratico. Ma questa repulsa non vuole proseliti.  Ovvero: non sono mica interessato a proporre o promuovere un ordigno politico alternativo, di massa , né individuato, né d'ispirazione personale, né riducibile a quelli storicamente emersi.    
Non ho alcuna fiducia nel sociale, nelle istituzioni, negli enti, nel comiziale, negli organi (siano essi d'organo fiscale, genitale, di polizia, politico), nelle federazioni, nel fisco e nella cittadinanza. Non ho fiducia nel linguaggio, figuratevi un poco voi. Per me, il genere umano può degenerare e iniziare a scomporsi già da oggi, ne sarei alquanto felice. 


Fatta questa premessa, plano come un'accetta sul discorso di oggi, che è religioso. 
Secondo me, se Dio esistesse, la Scienza lo avrebbe già stanato. Potete fidarvi di questo che vo dicendovi, e quindi vi consiglierei di cancellare il nome Mario Rossi sull'assegno all'Otto per Mille che stavate certosinamente compilando: non servirà per acquistare indulgenze, riscattare rendite colla coscienza o piantar puntelli della vostra proprietà privata, nell'aldilà. 


Ciononostante, se anche Dio esistesse e la Scienza gli potesse per assurdo (non avrete creduto davvero a quel che asserii prima) cavare le pulci, come si aprono i gusci delle cozze, se fosse completamente svestibile e sputtanabile, si scoprirebbe senza ulteriori prove, che i vari "Dio" che le religioni hanno cementato a botte di concilii e riunioni avvinazzate non sono minimamente avvicinabili a questo complesso d'architravi stellari energetici che è il Dio studiato dalla Scienza: il Dio superpartes; il Dio vero cazzo! che non si chiamerebbe nemmeno Dio, ma sarebbe Innominabile, come Samuel Beckett avrebbe gradito. Cioè che non avrà nulla di quello che ci piacerebbe avesse, e lo dico con uno spruzzo di immotivabile allegrezza.


Non di meno, signori miei, io non amo nemmanco il cerebralismo troppo spinto, di cui ho appena dato un esempio. Così ammetto che se trovo qualcuno che prima di intraprendere un viaggio, partire, in treno o in aereo o in macchina o sul sellino della bicicletta, si segna ripetutamente, ma con garbo e modestia senza lasciar trapelare lacche o incrostazioni di bigottismo, io mi commuovo. Ho in grande simpatia chi si professa anti-positivista, pur essendo io d'altra parrocchia (quale?)."Non ne voglio sapere, io!" mi disse una volta uno, respingendo tutta la retorica della Buona Scienza (come c'era quella del Buon Selvaggio e del Buon Povero) con un fiato di tutta tromba e saggezza. 
Perché no eh? rispondete...

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