Il Pinocchio di Carmelo Bene Sono venuto a sapere, attraverso la lettura del Corriere della Sera, che il povero Collodi dovette modificare il finale di Pinocchio perché non era stato gradito dai bimbi che leggevano il Corriere dei Piccoli, dentro cui era uscita a puntate la storia del pargolo legnoso. Secondo la chiusa originale, Pinocchio finiva impiccato ad un albero per la mano traditora del Gatto e la Volpe. Ovviamente, non diventava nemmeno di carne e ossa. A pensarci con più calma, l'epilogo della novella del Pinocchio, evidentemente sempre rimasto aperto, nonostante l'aborto del primo per ingerenza di lettori ed editore, deve aver rappresentato un notevole problema per Collodi, prima d'essere steso come impiccagione e convertito, per interposta persona, in lieto fine. Il fatto è tutto qui: diventare un trancio di carne marcescente è un lieto fine? I vermicciuoli sono il lieto fine? E' solo una convenzione, la carne e il fiato, un'omologazione narra
Al Foglio si è rifugiato anche Alfonso Berardinelli, forse il critico letterario più interessante che c'è, uno che si è permesso di lasciare la cattedra universitaria, prebende comprese, da quanto era schifato dalle virtuose pratiche accademiche... temo che fosse vivo uno come Rodolfo Wilcock, sempre lì si troverebbe. Poi che c'entra, Ferrara lo piglio per il culo anch'io, ma i giochi non sono così chiari: io penso che Repubblica fa più danni alla sinistra (e agli artisti, che sono quello che mi interessa) di quanti non ne faccia il Foglio. Non parliamo delle retoriche dell'Unità e del Manifesto... Tra l'altro ho visto che Goffredo Fofi, dico Goffredo Fofi, quello che abbastanza giustamente ritiene che i giovani scrittori, quelli TQ ecc, siano tutti reazionari, non scrive più da tempo sul giornale di Gramsci; anzi, l'ultimo suo articolo l'ho letto sul Sole 24 ore, su di loro (gli altri si arrangino nell'ombra).
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Goffredo Fofi: i giovani scrittori sono di destra
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Larry, d'accordo Fofi, d'accordo gli scienziati che perimetrano Ferrara... d'accordo tutto, ma Milan(i),l'è on grand Milan(i). E io sarei contento di vederlo alla televisione più che altrove. Credo che abbia collaborato (o collabori ancora)anche con Repubblica.
RispondiEliminaFerrara (sempre per rimanere alla geografia italiana) è sempre in perdita (sappiamo tutti perché) però di solito cerca di ingaggiare quegli artisti (nel caso di Milani), o garzoncelli cerebrali (come Luttazzi dopo l'editto bulgaro) che per un motivo o per un altro sono stati messi fuori dall'uscio televisivo. Ferrara è un'isola (come capienza minima) per molti di questi. Anche altri giornali, certo. Ma ripeto, mi piacerebbe vedere Milani più spesso in tv, dove ora non lo vedo più (con rima voluta). Non si vede più nemmeno Conrad Guzzanti... ma penso che quest'ultimo abbia abbastanza peculio da non andare sui giornali... il suo tour teatrale secondo me non è chissà cosa, perché lui è tagliato per entrare e sbaragliare il piccolo schermo, a teatro poco.
Certo, Repubblica (Non è Fazio che non invita più Milani?) ha fatto più cassa a Berlusconi e danni generali a sinistra che tutto Giuliano Ferrara, sono d'accordo, in questo, ma t'ho detto, secondo me il punto è un altro: la collaborazione di Milani al Foglio prende la temperatura della nostra tv, mutila di questi grandi autori comici che devono poi farsela con così poco raccomandabili repubbliche insulari...
grazie del link di Fofi
Milani è immenso. Eppure sta sulle balle a quasi tutti. Dicono: ma a me non fa ridere, ma che cazzo ci fa da Fazio? Si vede che Fazio li ha sentiti.
RispondiEliminaMassimo, non lo so, nel senso che probabilmente Milani fa una comicità che non piace al grande pubblico (grande pubblico televisivo=popolazione italica?) ma, con questi tirapiedi c'è da drizzare i co(r)si in testa... non vorrei che comici della portata di Milani vadano spazzati via perché fanno troppo livello alto in tv che si vuole tenere a tutti i costi medio-bassa sia a trovate stilistiche che a contenuti... Saviano, per dire, vicino a Milani che figura fa come artistico? mbò, c'è una pozza insopportabile...
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