La scomparsa di Ilde



Ilde viveva in un grande quartiere nuovo del paese dove stavano tantissime ragazze nuove se così si può dire eppure lei era davvero bellissima, la più bella in assoluto, e c'era chi pure tra i più volgari e viziosi gli veniva di inginocchiarsi davanti a quegli occhi pieni assieme al suo viso biondo e fresco. La beltà di Ilde a lungo andare le aveva fatto spuntare nella testa dei pensieri di chiusura verso il mondo e di difesa. Così, a vederla di punto in bianco uscire tutte le sere, quando prima non la vedeva mai nessuno (ché non usciva mai), e che bazzicava dei posti così vivaci, dove andava di moda restare a parlare fino a tardi, ridere, farsi le canne, tracannare i campari o tirare nei bagni, con dei ragazzi maneschi, diciamo, anche se in realtà non erano maneschi, erano manovali, il popolo cominciò a impensierirsi per Ilde, che bella rimaneva bella, anzi più che bella, mentre cresceva, si affinava il suo fascino femminile che come tutti sanno pochissime donne hanno, ché la bellezza è una cosa, ma il fascino ne è 'n'altra, e il fascino femminile, così raro, è 'n'altra cosa ancora... ma adesso Ilde non faceva più la brava come prima che dove la mettevano i genitori stava. E grazie al cazzo, diceva qualcuno, se era piccola. Ora inizia la difficoltà del comportarsi bene. Ora che cresce... figli piccoli guai piccoli figli grossi guai grossi.... allora un giorno arrivò un guaio grosso veramente ché non si seppe più nulla di Ilde, cerca cerca Ilde non si trovava più, ma dove si sarà potuta nascondere Ilde, è grossa, mica si sarà potuta smaterializzare... ieri sera stava qua con noi a cena... i genitori disperati andarono dai carabinieri che non solo non ritrovarono Ilde ma non ritrovarono manco una speranza di ritrovarla nel futuro come un orecchino, 'na borsetta, due guanti, una pista, niente, misero comunque sottosopra una decina di bar (ché nei piccoli paesi so' più i bar che le case), ma Ilde non la trovarono né nei bagni né dietro ai banconi, e infamarono lo stesso quei poveracci che c'andavano a passare un po' di tempo dietro al fiasco e le sottane... e poi si fecero il giro di tutti i telegiornali e delle trasmissioni che parlano delle ragazze scomparse. 
Ilde mangiava come un uccellino, era facilissimo prendersela con sé e mantenerla. Probabilmente era scappata di casa per fuggire con un amore inaccettabile, ma non un drogatello così, un amore inaccettabile proprio, e forse fu questa tenacia di sentimenti che le fece strappare via tutti i ponti colla sua vecchia vita, e ripartire in un posto magari più grande dove Ilde era una signora nessuno, né più bella né più brutta delle tantissime ragazze delle metropoli, o comunque ignorata. 
Una amica di Ilde che non ha mai contribuito granché alle indagini nonostante fosse stata messa come si suol dire sotto torchio per molte ore, perché era rimasta fissa a dire che lei non sapeva proprio niente di dove si era nascosta Ilde, non aveva mai convinto fino in fondo i carabinieri che non credevano possibile quello che diceva, ché erano migliori amiche e avevano fatto insieme l'avventura di sbandarsi nei bar e nelle fiaschetterie, e dopo la scomparsa di Ilde l'amica sua s'era un po' raddrizzata rispetto a questa vita, si faceva vedere solo nelle biblioteche e nelle scuole e a casa, e poi ha conseguito come si dice dei titoli preziosi, e se ci parli adesso sembra incredibile ma non è che dimostra tutta ssà grande intelligenza, anzi, e io che so' uno senza arte né parte che dovrebbe starsene solo zitto, ma siccome non ce la faccio mi viene lo stesso da dire che quando faceva l'altra vita, quella degli slanci e del disinteresse, era più interessante, non tanto perché fosse più intelligente, era scema pure prima, ma almeno era scema di suo, mò, colle sue dodici, tredici ore di testa ficcata nei libri dell'università e dei master, mi viene da pensare che è scema di loro, e se ci parli, magari nel grande giardino della sua villa dove invita e riceve delle belle persone, pensi che è proprio irrecuperabile. 
Dopo pochissimo, comunque, fu chiaro a tutti, finanche ai carabinieri, che Ilde se la fosse presa il cugino della madre che era scomparso poco dopo pure lui e che era una persona di buona visibilità nel mondo del giornalismo locale (quindi la storia si seppe tardi), venerato da tutti, in famiglia come in società, perché era spigliato, aveva un occhio di riguardo per tutti gli amici e faceva le cose in grande. Certo la cosa più in grande che fece fu fare questa fuitina con Ilde, probabilmente nei paesi caldi, tipo sud America, da dove ogni tanto arrivano via postale segreta delle informazioni, stiamo bene siamo felici, alla famiglia la quale avoglia a andare nelle televisioni a dire che se li potevano sentire loro li perdonavano del loro amore, che la cosa più importante era stare tutti bene, e se erano felici nell'incestuoso (che poi manco tanto incestuoso incestuoso alla fine ché era il cugino della madre, no il fratello o il padre) andava bene a tutti, contenti loro... ma tornassero a casa. Invece quelli a casa era proprio che non volevano tornare, secondo me, e non mi parrebbe strano che i due non fossero manco fidanzati, ma complici di una fuga dal mondo contemporaneo, o che ormai si so' lasciati, lui co' tutti quegli anni sopra a lei, oppure si amano tantissimo, ma fuori dal merdoso paese. Spero solo che Ilde non sia diventata scema come la sua amica che ha avuto la sfortuna di non sparire mai, ma che un po', data la grande trasformazione di sé stessa, è come se fosse sparita pure lei colla perdita e la sostituzione di una persona tanto importante come Ilde che le suggeriva cose che poi non le ha suggerito più nessuno, nel bene e nel male, e ha cambiato lo spacciatore.

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